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Frutta candita, facciamola in casa

Ceste di frutta candita

La frutta candita può essere un ottimo snack e anche un ottimo ingrediente per preparare dolci sfiziosi tra cui uno dei simboli del Natale: il panettone. La frutta candita può essere prodotta industrialmente, artigianalmente, ma può essere anche fatta in casa. Il processo non è difficile ma non è nemmeno breve. La qualità è comunque assicurata. Basta partire da prodotti biologici e il gioco è fatto.  Sembra che il termine candito deriva da “qandi”, termine arabo che indica il succo di canna da zucchero concentrato. La canditura della frutta permette ai frutti stessi o agli agrumi di conservarsi veramente per lungo tempo. La canditura nasce infatti nei paesi arabi proprio come metodo di conservazione. È facile trovare in commercio frutta candita, con qualità e prezzi di vari livelli. Alcune più genuine, altre frutto di grande produzione e ricche di conservanti. Ma, perché al posto di comprarla, non ve la fate in casa? Il risultato sarà ottimo e sarà anche bello farle assieme alla vostra famiglia.

Scorze di arancia candite

Il principale problema delle scorze di arance è riuscire a togliere il retrogusto amarognolo. Questa operazione è da farsi prima di candirle. Esistono due scuole di pensiero. Per qualcuno questo procedimento può essere fatto lasciando le bucce delle arance già tagliate a cubetti o a listerelle in acqua fredda per cinque, sei giorni (cambiando l’acqua ogni uno, due giorni. La seconda scuola di pensiero prevede di togliere l’amaro facendo bollire per qualche minuto le scorze, Questo procedimento deve essere ripetuto più volte (generalmente quattro, cinque), cambiando ogni volta l’acqua. Una volta effettuata una delle due operazioni, la prima è più lunga ma più semplice, siamo pronti per procedere alla seconda fase e candirle. Questa fase prevede che vengano utilizzate in pari peso le scorzette (che quindi andranno pesate prima di procedere), acqua e zucchero semolato. Va messo tutto in una pentola e fatto bollire dolcemente fino a quando l’acqua sarà esaurita. A questo punto le scorzette vanno adagiate su un foglio di cartaforno o altro materiale antiaderente, tenendole distanziate le une dalle altre affinchè non si attacchino tra loro. Se al posto di utilizzarle come ingrediente per dolci si vogliono utilizzare come snack si possono, quando sono ancora umide, cospargere di zucchero semolato. Importantissimo quando si fanno le scorzette di arancia candita, oltre ad utilizzare arance non trattate, lavando comunque meglio il possibile la buccia,, è cercare di utilizzare tutta, o la maggior parte possibile, di parte bianca della buccia. I procedimenti validi per le arance sono gli stessi da utilizzare con tutti gli altri agrumi. Per i panettoni ricordatevi dei cedri.

Frutta candita

Oltre alle scorze degli agrumi si possono candire frutti come ciliegie, albicocche, prugne, pere, pesche, melone o zucca e zenzero, A differenza delle scorze degli agrumi qui non serve il procedimento per eliminare l’amaro, quindi si può procedere più velocemente. Per prima cosa va tagliata la frutta. Successivamente si procederà alla canditura fatta sempre con acqua e zucchero. Nel caso della frutta, che ha una percentuale zuccherina decisamente superiore alle scorze…, il rapporto frutta-acqua e zucchero semolato non saranno più uguali ma la parte di zucchero può essere dimezzata o ridotta anche del 70/80%. In alcuni casi, come ad esempio le ciliege candite alcune ricette suggeriscono una dose doppia di zucchero rispetto alla frutta. Moto dipende anche dal tipo di uso che si vuole fare della frutta candita. Questa infatti si può usare come ingrediente di dolci, come decorazione o consumata così al naturale.

I vantaggi delle preparazioni casalinghe

Preparare in casa più prodotti possibile, come nel caso dei canditi, significa prima di tutto portare a tavola prodotti senza conservanti e senza coloranti. Questo a patto di comperare materie prime più naturali il possibile. Significa anche risparmiare un po di soldi, è banale ricordare che le arance costano meno delle scorzette candite. Dato che si può candire una gran varietà di frutta e che questa, una volta candita si conserva, il consiglio è quello di candire sempre e solo frutta di stagione. La acquisteremo quando costa meno ed è più buona. Possibilmente cerchiamo di usare frutta del territorio acquistandola il più possibile a chilometro zero. Infine, data la semplicità di questa lavorazione cerchiamo di coinvolgere anche i piccini di famiglia. Spiegare che da una semplice buccia d’arancia che prima si buttava via si possono fare degli ottimi dolcetti significa spiegare che anche delle cose in apparenza senza valore possono in realtà essere trasformate in qualcosa di interessante. Una piccola lezioncina sul riciclo.

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