Questo articolo non vuole offrire nessuna risposta, ma solo alcuni spunti di riflessione. Dalla mia esperienza personale mi è stato facile constatare come i gruppi di acquisto, specialmente i gruppi d’acquisto solidale (GAS) tendano a snobbare il web come strumento per promuovere e agevolare la propria attività. Me ne sono chiesto la ragione ed ho provato ad ipotizzare qualche risposta ed anche a proporre, in alcuni casi, un diverso punto di vista.
Il web è il più potente strumento di globalizzazione
Per i gruppi di acquisto solidale la globalizzazione è come il veleno, e, onestamente, mi sento di condividere questo punto di vista. Il piccolo artigiano, agricoltore, lavoratore, si trova schiacciato dalle grandi multinazionali. Non potrà mai competere e, nella maggior parte dei casi, ci si deve rifare ad una citazione di Giulio Cesare: “Si non potes inimicum tuum vincere, habeas eum amicum”, che si potrebbe tradurre come “se non puoi batterli unisciti a loro”. Non basta, i gruppi di acquisto danno grande importanza alla diversificazione, all’unicità del prodotto. La globalizzazione tende ad uniformare tutto, così un hamburger del MacDonald è identico a New York, Roma, Shangai e Città del Capo.
È davvero il web un potente mezzo di globalizzazione?
La risposta è si, e condivido tutto quanto detto, ma attenzione: il web non è come la televisione, uno strumento di comunicazione unidirezionale, in mano a pochi potenti, che decidono cosa ci devono comunicare e cosa no. Il web ci offre la possibilità di scegliere e, addirittura, di veicolare i nostri di messaggi (esattamente come sto facendo io). Allora, se da un lato Toyota può usare il web per promuovere le sue (per altro ottime) automobili in tutto il modo, la mia fidanzata può vendere il centrino fatto all’uncinetto durante i mesi del lock-down (non chiedetemi a quanto lo vende, in quanto non ne ha mai fatti, era solo per dire). Quindi, la casalinga di Voghera può proporre il suo lavoretto a tutto il globo, anche all’abitante delle isole Cayman. Non solo, il WEB può anche essere un ottimo strumento per radunare tutte le persone che condividono una passione, anche quella della spesa intelligente.
Internet distrugge i rapporti umani
Di solito chi aderisce ad un gruppo di acquisto non lo fa solo per aderire a promozioni ed ottenere sconti, è anche una persona sensibile alla società. Lo fa per non inquinare, per non sfruttare i bambini africani, per aiutare i lavoratori in difficoltà a causa delle multinazionali. In quest’ottica non mi è difficile capire che per loro (ma sarebbe più corretto dire “per noi”). È normale quindi aspettarsi che per costoro i rapporti umani siano un aspetto importante. Spesso contestano che nei grandi centri commerciali si sia perso il rapporto umano che un tempo si aveva la banconiera (spesso la proprietaria) del negozio di prossimità. Figuriamoci cosa ne pensano di chi pratica acquisti online, tramite gli ecommerce
È vero che gli ecommerce distruggono i rapporti umani?
La risposta credo sia proprio si: è inconfutabile che gli ecommerce distruggano, o almeno riducano, i rapporti umani. Quindi niente da dire, ma vorrei proporre un utilizzo diverso di Internet: di non usarlo come strumento di comunicazione fine a se stesso, ma come strumento per entrare in contatto con nuove persone, con le quali comunicare fisicamente. Per banalizzare: realizzo una bacheca dove i vari gruppi di acquisto possano mettere le date ed il luogo dei loro appuntamenti/eventi. Poi, tutto il resto avverrà dal vivo. Non sarebbe male vero? E, soprattutto, perché non farlo tramite un sito web indipendente, anziché l’utilizzo di strumenti offerti dalle grandi multinazionali come Twitter o Facebook, che utilizzeranno i nostri dati per venderli ad altre grandi multinazionali come quelle della grande distribuzione? In pratica, lo strumento che utilizziamo per promuovere la nostra attività, venderà i dati che abbiamo inserito, per venderli a chi cercherà di ostacolarci. Non è una cosa perversa? Quindi prudenza: è vero, Internet per molti aspetti può essere il nostro nemico, quindi non dico di usarlo allegramente, ma nemmeno di non usarlo. Usiamolo con prudenza. Dobbiamo conoscere lo strumento per farne un buon utilizzo. Per citare l’immenso Daniele Giacomini, la libertà si conquista con la conoscenza.
Su internet ci sono un sacco di truffe
Il terrore delle truffe è sempre stato un freno allo sviluppo degli ecommerce, specialmente in Italia. Mi sia consentito dissentire: ci sono truffe nel WEB, è vero, ma ci sono anche nel mondo reale. Quindi, sempre all’erta. Un gruppo d’acquisto può aiutarti anche in questo, a non cadere nelle truffe online (esattamente come quello di non cadere nelle truffe dal vivo). Fermo restando che l’obiettivo di un gruppo di acquisto non deve essere quello di acquistare dal web, tranne in particolari occasioni