Come rilanciare l’economia dopo il covid?
Da dove ripartire dopo il COVID? L’Italia è stata particolarmente colpita dal virus? Ha avuto più danni degli altri? La risposta è assai complicata, ma non ci sono dubbi sul fatto che siamo stati uno dei primi paesi occidentali dove il virus si è diffuso e non saremo certo i primi ad uscirne. Tutto questo può farci perdere posizioni rispetto “alla concorrenza”? Altre nazioni potrebbero approfittare della situazione per scavalcarci? E ancora, è possibile che qualche azienda rimasta bloccata dal lockdown si possa veder rubare clienti e quote di mercato da un concorrente straniero che non ha dovuto seguire gli stessi protocolli? Non voglio dare risposte a tutte queste domande, ognuno è libero di fare una propria analisi. Eventualmente vi invito a leggere gli studi fatti da persone sicuramente più competenti di me, oltre che in grado di accedere ad una maggiore mole di dati.
Come spendere bene i propri soldi
La mia riflessione è un’altra: ora sembra che stia arrivando un fiume di denaro, destinato a riversarsi nel marcato. Se riuscissimo a tradurre questo denaro in ricchezza, tecnologia e posti di lavoro, probabilmente uscire dalla crisi più robusti di quando ne siamo entrati. Tutto dipende “dal giro” che faranno questi soldi. Mi spiego, se i soldi che mi arrivano li spendo per comprare un’automobile giapponese, un cellulare coreano ed un vestito cinese, la vedo brutta. Ma se li uso per far fare un restauro alla mia casa da un muratore del mio paese, se mi faccio fare dei mobili da un artigiano locale e se compro un buon vino da una delle nostre aziende agricole, be, allora c’è speranza.
Ognuno faccia la propria parte
Io credo che non ci si debba affidare completamente alle scelte dei governi, ma che ognuno ci debba mettere qualcosa di suo, a prescindere. Quindi, se con le mie scelte, posso dare da vivere ad una famiglia del mio paese, piuttosto che ad un lavoratore filippino, be, fate la vostra scelta. Quindi il primo consiglio è: cerchiamo di comprare prodotti italiani. Occhio però, per italiani intendo fabbricati in italia e, magari, da filiera italiana. Mi spiego meglio: non è molto utile comprare un’automobile FIAT se questa viene fabbricata fuori dal nostro paese. Ha magari più senso comprare una Lamborghini, nonostante sia proprietà di un gruppo tedesco, che da viene prodotta negli stabilimenti di Sant’Agata Bolognese, dove da uno stipendio a 1400 dipendenti. Ma, chi mi conosce, sa che non è questo il genere di consiglio che vi voglio dare. Non voglio parlare di grandi aziende o di multinazionali, troppo complesso, ma di piccole realtà locali
Gruppi di acquisto ed eccellenze locali
Comprate nel negozio di prossimità, comprate oggetti dell’artigianato, comprate olio di oliva italiano ottenuto da olive italiane (si, guardate le etichette, la maggior parte dell’olio di oliva italiano è fatto con “olive di origine europea”, quindi, per quanto mi riguarda, non è italiano), vini italiani, oggetti dell’artigianato italiano e via dicendo. Se possibile, assicuratevi che siano veramente prodotti italiani. Come? Il modo più semplice è quello di affidarsi ad un gruppo di acquisto che lo faccia per voi, che cerchi eccellenze locali e che vada a verificare sul campo quando dichiarato dal produttori.
Se tutti seguiamo queste regole ed evitiamo di comprare prodotti di provenienza discutibile, solo per risparmiare qualche centesimo, allora si che ce la possiamo fare. Buona spesa intelligente a tutti.