Capire al vole se un call center è onesto
Ho trovato la soluzione definitiva (o quasi) per distinguere un call center serio da una truffa in tempi molto molto brevi. Lo dico perché non sono tassativo, lo ho detto e lo ripeto: non tutti i call center vi chiamano per truffarvi, ho fatto in passato dei contratti telefonici e sono rimasto soddisfatto. Però, ultimamente, stanno proliferando call center poco seri, tanto che molti di noi hanno scelto in maniera categorica di non fare contratti telefonici in nessun caso. Hanno tutta la mia comprensione, ma io, in quest’articolo, voglio dare una dritta a chi ancora crede che le persone oneste esistano. Prima di questa lettura, vi suggerisco altri due miei articoli che trattano il tema, uno sui call center che trattano trading, ed un altro sulle truffe dei call center in generale. Inoltre, consiglio sempre di dare uno sguardo all’ottimo materiale che ci mettono a disposizione le forze dell’ordine, come questa guida contro le truffe messa a disposizione nel sito della polizia di stato.
Riconoscere i millantatori
Il primo step del call center in malafede e quello di lasciarci intendere che si tratti qualcun’altro. Ad esempio, non è raro che vi chiami un agenzia elettrica che si spacci per Enel. Attenzione, non è detto che si qualifichi come Enel, magari ve lo lasciano intendere o, semplicemente, creano un equivoco. Allora io, per cominciare, chiedo esplicitamente “chi sta chiamando”. Se la risposta è vaga ripeto la domanda fino allo sfinimento. Vengono fuori dialoghi del tipo:
- Voi chi siete?
- Noi ci occupiamo di distribuzione dell’energia
- Si, ma chi siete?
- Glielo ho detto, distribuiamo energia
- Ma siete l’Enel?
- Noi ci occupiamo di distribuire energia anche per conto di Enel
- Ma voi siete Enel o no?
- Signor XXX, non capisco il problema, le sto dicendo che ci occupiamo di distribuzione energia…
Potrei andare avanti pagine e pagine. Altre volte danno risposte mostruosamente generiche, ne elenco alcune effettivamente ricevute:
- noi siamo la società dell’energia
- noi siamo associazione di consumatori
- noi siamo anche distribuzione Enel
e anche qui posso andare avanti pagine e pagine. Ho però scoperto una cosa divertente: se dopo la prima risposta chiedete la partita iva e, quando ve la negano, la tornate a chiedere, succedono cose buffe. Vi elenco quello che è successo a me:
- si intromette una persona nella telefonata chiedendo scusa per la condotta di “quello di prima”, che verrà licenziato. Mille scuse e per finire la domanda se io fossi della guardia di finanza o simili
- mi dice che mi passa un responsabile
- cade la linea (nella maggior parte dei casi)
Chiedete la partita IVA ai call center
Quello che è certo è che domandargli il numero di partita IVA gli crea il panico e fa volgere al termine la telefonata in tempi brevissimi. Provare per credere. Da quello che ho dedotto hanno il timore che dall’altra parte ci sia un’autorità giudiziaria, un impiegato della finanza o qualcosa di simile. È un ottimo filtro per sgamare subito una buona percentuale di truffatori senza farvi perdere troppo tempo. Nessuno di questi mi ha mai fornito la partita IVA, ovviamente, se dovesse accadere, questo non significa che, al 100%, vi troviate a interloquire con una persona onesta.