Perché, oltre che di gruppi di acquisto, non parliamo anche di gruppi di lavoro? O forse, meglio, di gruppi di raccolta? Vediamo se riesco a spiegarmi meglio: conosciamo tutti la castagna, o i marroni, sono uno dei regali più belli che ci fa madre natura ad autunno. Oltre ad essere un frutto molto buono al palato, possiede anche importanti proprietà nutrizionali. Basti pensare che, in passato, il castagno veniva chiamato l’albero del pane. Oggi le castagne si trovano a buon prezzo nei banchi del supermercato, vendute a meno di 10€ al chilo, ma avete mai pensato di andare voi a raccoglierle?
Disclamer: attenzione che raccogliere castagne può diventare un reato. Prima di procedere alla raccolta in un bosco, accertatevi di essere autorizzati a farlo. Non sempre infatti è possibile raccoglierle, perché il bosco potrebbe essere privato o perché qualche regolamento potrebbe vietarlo. Vi invitiamo a consultare le autorità competenti, qui troverete ulteriori informazioni su quando raccogliere castagne può diventare un reato.
Castagne o marroni
Ed eccoci alla diatriba storica: si chiamano castagne o marroni? Esiste una differenza tra castagna e marrone? Si, esiste una differenza, anche se non molto netta. Diciamo che il frutto selvatico che nasce spontaneamente nei boschi, è la castagna. Vista l’importanza che rivestiva questa pianta nella dieta dei nostri padri, già nel medioevo ci si è impegnati nella sua coltivazione artificiale e a selezionare le piante migliori. Col tempo si è riusciti a creare una pianta “migliorata” in grado di dare frutti più grandi, più facile da spelare, con la “pellicina” che divide il frutto dalla buccia più facile da rimuovere. Anche il sapere ne risulta più croccante e più dolce. Insomma, il marrone è una castagna migliorata in seguito ad un secolare lavoro di incroci e selezione. Questione di gusti, ma io preferisco quel retrogusto leggermente aspro della castagna di bosco, mi sembra più genuino, ma qui si tratta di opinioni personali. Quella che invece non è un opinione personale è la genuinità del prodotto spontaneo dei boschi: non rischiate un giorno di scoprire che sono state trattate chimicamente per ottenere un frutto migliore.
Perché raccogliere le castagna nel bosco
Come detto sopra, le castagne, o marroni, li potete facilmente trovare in negozio a meno di 10 € il chilo. E allora, ha ancora senso andare a raccogliere le castagne nel bosco? Sicuramente si, non ho alcun dubbio a riguardo. Vediamo le ragioni: intanto perché risparmiate i soldi per l’acquisto, e, in tempo di crisi, non è mai una brutta cosa. Se raccogliete 5 chili del prelibato frutto avete risparmiato quasi cinquanta euro di spesa (per correttezza segnalo che potete comunque trovare castagna online a prezzi che rasentano i 2,50 € al chilo, se vi fidate… ). Ma quello del risparmio è solo l’ultimo degli aspetti. La seconda ragione sta nella qualità del prodotto: le castagne di bosco non sono sempre grandi e dolci come i marroni del supermercato, ma ripagano ampiamente con il sapore deciso e la genuinità del prodotto nato in natura. Insomma, si tratta di prodotti BIO al 100%. Al terzo posto ci metto l’impatto ambientale: come sapete sono un simpatizzante dei km zero: quindi, meglio le castagne del bosco dietro casa, che le castagne importate da chissà dove. Ma il motivo principale lo metto nel prossimo paragrafo,.
Andare per castagne nel bosco
Tutte quelle elencate sopra sono ottime ragioni per andare a raccogliere castagne nel bosco, ma, forse sono tutti pretesti (almeno nel mio caso). Il vero motivo per cui, un paio di volte all’anno, vado a raccogliere castagne, è che è un’esperienza meravigliosa. I boschi di castagni sono bellissimi, nascono in zone collinose e sono, normalmente, percorsi da facili sentieri, percorribili da tutti. Io ci vado con la fidanzata, ma è bello andarci con gli amici, e, meglio ancora, con dei bambini. Camminare nel bosco è piacevole, salutare per il corpo e per lo spirito, ci aiuta a conoscere la natura che ci circonda, gli animali che lo popolano e ad avere maggior rispetto per quello che possediamo. Credetemi: raccogliete da voi le castagne e vedrete quanto vi sembreranno più buone. Avrete maggior rispetto per la natura e per i suoi prodotti.
Le ragioni per le quali raccogliere le castagne anziché comprarle
Allora sintetizziamo le ragioni per le quali preferisco raccogliere le castagne, o i marroni, anziché comprarli:
- sono bio al 100%
- hanno un sapore che preferisco
- risparmiate soldi
- vi avvicina alla natura
- vi insegna a rispettare la natura
quello che vi consiglio quindi è, almeno una volta all’anno, di radunare la famiglia, in particolare figli e nipotini, e di portarli a raccogliere castagne: si divertiranno tantissimo e impareranno un sacco di cose. Fatelo e, ne sono certo, tornerete qui a ringraziarmi.
Le ragioni per le quali comprare le castagne o i marroni
Ok, ho spiegato tutte le ragioni per le quali raccogliere le castagne o i marroni, ma, per correttezza, è giusto elencare anche per quale ragione comprarle in negozio e, ve lo assicuro, ce ne sono.
- facilità: le trovate già raccolte e pronte da portare a casa
- si tratta comunque di un frutto economico
- quelle che trovate in negozio sono quasi sempre di taglia grande e facili da sbucciare
- a volte, per raggiungere il bosco, spendete in benzina più di quanto avreste speso per comprarle
Gruppi di raccolta castagne e marroni
Volevo concentrarmi sull’ultimo punto in elenco: che senso ha fare 20 euro di benzina per raccogliere qualche chilo di castagne? Alla fine poi, rischiate di inquinare più di quello che inquina la grande produzione. Ecco perché potrebbe essere utile un gruppo di raccolta castagne e marroni che, al pari di un gruppo di acquisto, organizzi le persone per condividere i costi e moltiplicare le risorse ottenute. Premesso che non vi consiglio di raccogliere più di 5 chili di castagne a famiglia, poiché dopo qualche giorno si seccano e non sono più buone, se in una macchinata di 5 persone ci sono 5 famiglie allora potete raccogliere 25 chili del prelibato frutto. Ma ancora meglio, perché non organizzare una corrierina con gli amici? Avete presente quelle scampagnate di un giorno che vengono organizzate dalle mamme dell’oratorio, dell’asilo o di altre associazioni? Ebbene, in alternativa alla visita al museo, al giornata sulla neve o alla messa del messa del vescovo nella cattedrale in collina, perché non organizzare una gita in collina con annessa raccolta di castagne? Lancio anche un suggerimento alle agenzie di viaggi: perché non organizzare viaggi organizzati in collina con raccolta di castagne? La gente adora queste cose ed ha sempre più voglia di stare nella natura. Non basta: oltre alla voglia di raccogliere castagne, serve anche il tempo e bisogna conoscere i posti. Non è difficile trovare un bosco di castagne, ma nemmeno così facile per chi deve cominciare, un po’ come per i funghi. Essere riuniti in un gruppo vi facilita le cose, perché potete fare affidamento a chi ha più esperienza di voi.
Rispettate il bosco
Se la gente ricominciasse a frequentare il bosco e la domenica, invece che andare con la famiglia al centro commerciale, andasse a raccogliere castagne o, semplicemente, a fare una passeggiata, sicuramente ne trarrebbe giovamento: giovamento per la salute, per lo spirito ed anche per l’unità familiare (quest’ultima, naturalmente, è una mia ipotesi). Attenzione però: chi accede al bosco è tenuto a rispettare certe regole e a tenere determinati comportamenti, altrimenti il rischia di rimanerne danneggiato. È importante mantenere il bosco il più incontaminato possibile: già c’è ne sono pochi e già li abbiamo massacrati a dovere, cerchiamo di mantenere il meglio possibile quel poco che ne rimane. Sono regole di buon senso, ma vale sempre la pena ricordarle, di seguito quelle che secondo me sono
- non lasciare alcun tipo di rifiuto nel bosco. Se non ci sono cestini per la spazzature, raccoglila in sacchetti e gettala nel bidone di casa
- non molestare alcun animale e, se ne trovi qualcuno di particolarmente affascinate, limitati ad osservarlo da lontano
- se vuoi raccogliere funghi, fiori e frutti accertati che sia consentito e se sia richiesto qualche permesso. Nei boschi di montagna, ad esempio, è vietato raccogliere fiori e i funghi possono essere raccolti solo in alcune zone se muniti di regolare permesso. Attenzione poi che raccogliere alcuni fiori è considerato particolarmente grave, come nel caso della stella alpina. In ogni caso, informati presso il comune in cui si trova il bosco per saperne il regolamento al dettaglio. Attenzione: tenere un comportamento non consono, oltre che a rovinare il bosco, può condurre a gravi sanzioni.
- mi sembra una raccomandazione inutile, ma non accedere fuochi
- il bosco è per le persone che amano la pace e la natura: evita di creare disturbo generando rumori inutili
Quelle scritte sopra sono raccomandazioni standard che valgono per qualunque bosco alle quale ne aggiungo un paio di mie:
- non raccogliere più castagne di quante tu non ne possa mangiare. Dopo qualche giorno diventano secche e sarai costretto a gettarle, ed è un vero spreco
- di solito i boschi di castagne sono su colline abbastanza tranquille, comunque sappi che il bosco può essere pericolose. Meglio se le prime volte ti fai accompagnare da una persona più esperta, stai attento a non perderti e indossa un abbigliamento adatto
Buona castagnata
Bene, dopo tutte queste premesse non mi resta che augurarvi una buona castagnata. Ricordatevi poi che potete fare un sacco di ricette a base di castagne, la mia preferita è il risotto di zucca e castagne, una vera prelibatezza autunnale. Esistono inoltre un sacco di ricette a base di castagne, come la crema di castagne, la zuppa di castagne e ceci, la pasta con con porcini, salsiccia e castagne e chi più ne ha più ne metta. Come sempre giallo zafferano ci da un sacco di ottimi consigli.