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È sicuro comprare online?

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Opera la gazza ladra

Nuovo lockdown e di nuovo acquisti online

Nuovo lockdown, negozi chiusi e necessità di acquistare online? Chissà quanti di voi per decenni hanno chiosato “non comprerò mai niente online, non mi fido” e chissà quanti tra questi, a malincuore, si sono trovati a dover fare questi benedetti acquisti. Chissà quanti sono resistiti fino ad oggi, ma si stanno per rassegnare: acquistare online è davvero una necessità. Ho insegnato informatica per anni, e per anni ho ho cercato di spiegare agli scettici i vantaggi degli acquisti online (ed anche svantaggi e miti). Ora, ancora una volta, torno a riflettere sul tema: è sicuro comprare online?

Acquistare online richiede prudenza come acquistare in negozio

Non esiste una risposta netta: esistono dei rischi, esattamente come esistono dei rischi per chi compra in negozi fisici. E come per gli acquisti “in presenza” anche per quelli online vale la regola del buon senso: con un po’ di giudizio è difficile rimanere fregati (difficile comunque non significa impossibile), se ci crediamo dei furbetti allora le cose cambiano e di parecchio. Leggere di tanto in tanto qualche sito che ci detta qualche regola non è una brutta idea, normalmente sono articoli “leggeri”, interessanti e piacevoli alla lettura, e si impara sempre qualcosa di nuovo. Si può fare riferimento alle istituzioni, ad esempio al sito carabinieri.it oppure a siti che si occupano di sicurezza, come nexi, o a semplici siti di informazione, come l’Adige o navigaweb.

Vi consiglio di attingere da questi siti e dalle numerose risorse online per informazioni tecniche al riguardo, io, invece, vi voglio dare qualche approccio meno tecnico e più di buon senso. Spero in questo modo di riuscire ad essere compreso dal maggior numero di persone possibile e di aggiungere qualcosa di originale alla già ricca bibliografia che tratta la sicurezza online. Cercherò di essere meno tecnico possibile, di fare un parallelo tra mondo reale e mondo virtuale, di essere prammatico e comprensibile da tutti. Ovviamente, in ultima istanza, spero anche di essere utile a qualcuno.

Regola numero zero: avere un computer sicuro

Prima di parlare di acquisti vorrei parlare di computer: d’ora in poi con il termine computer mi riferirà indifferentemente a cellulari, tablet, portatili, desktop, ecc ecc, le regole sono le stesse. Solo quando necessario farò delle distinzioni, Immaginiamo il web come una città gigantesca, dovi i siti sono le case e gli ecommece i negozi. Proteggere la propria persona è la prima cosa, prima ancora di pensare agli acquisti. Ora, i nostri acquisti non saranno mai sicuri se il nostro computer per primo non è sicuro. Se nella nostra macchina sono installati virus, trojan o spyware, stiamo correndo un grandissimo rischio, a prescindere di dove o cosa vogliamo comprare. Non mi voglio dilungare in spiegazioni su cosa siano, cosa facciano e come lavorino i programmi che ho elencato sopra (qui trovate qualcosa), voglio solo dirvi che questi programmi possono permettere ad un malintenzionato di prendere il controllo del vostro computer e rubarvi tutte le informazioni che vogliono, come immagini, documenti, ma anche password e numeri di carta di credito. Quindi, un pc sicuro, è la prima regola per comprare sicuri nel web. Come fare a sapere se il vostro pc è sicuro? La prima regola, ed anche la più sicura, è rivolgersi ad un professionista. Nel caso (purtroppo non remoto) non lo vogliate fare, esistono alcune regole di base (comunque non sufficienti), che vi voglio consigliare. Anche qui, nel web si trova una grande bibliografia, vi consiglio di leggere articoli come questo o, meglio ancora, andare su siti come quello della Norton, dove troverete una marea di informazioni utili, oltre che al supporto. Non elencherò quindi le info che troverete in questi siti (non vedo utilità nella ridondanza), ma qualcosa di extra, che spesso viene trascurato. Non è questo il tema principale dell’articolo, quindi, se ritenete, saltate direttamente al paragrafo successivo.

  • non utilizzare pc oblsoleti: purtroppo dopo alcuni anni, le tecnologie vengono abbandonate e non più aggiornate. Spesso queste cessano di funzionare, altre volte funzionano ma non ricevono gli aggiornamenti per la sicurezza. Vale per PC che utilizzano ancora Windows XP o per cellulari con vecchio versioni di android, OS o Windwos. Spesso sarà lo stesso telefono ad impedirvi di continuare ad utilizzare software come Whatsapp, altre volte rinuncerete voi perché il sistema è troppo lento, ma altre volte continuerete ad utilizzarli, inconsapevoli dei rischi intrinsechi
  • aggiornate sempre la vostra macchina: tutti i sistemi sono dotati di un sistema di update automatico, fatelo sempre.
  • installate antivirus, firewall e antimalware. Se non sapete cosa significhi chiedete ad un esperto di farlo per voi, ma fatelo.
  • evitate siti pericolosi. I siti pericolosi sono, per definizione, quelli che hanno materiale di dubbia leicità. In altre parole, i siti che vi offrono gratuitamente materiale a pagamento, come film in streaming o dirette di partite di calcio, non solo vi offrono un servizio illegale (con grave conseguenze penali anche per l’utente finale), ma spesso vi possono anche installare malware nei vostri computer. Io uso l’espressione “tenetevi lontani dalla zona grigia”. Vi ricordo anche che esistono dei servizi legali e gratuiti (o davvero economici) per poter usufruire di servizi streaming.
  • Evitate di scaricare materiale con software p2p come emule, a meno che non siate esperti di informatica. Non sapete mai cosa state scaricando. Non solo rischiate di scaricare un virus, ma se scaricate materiale crakkato rischiate anche conseguenze penali
  • Prima di scaricare ed installare software da Internet accertatevi della bontà dello stesso e della fonte. Anche qui vale la regola: se non sapete, chiedete ad un esperto.

Mi riprometto di scrivere alcuni articoli più dettagliati su quest’argomento nei prossimi giorni.

Prima regola: da chi state comprando?

La prima regola è la stessa che vale per i negozi: da chi state comprando? Sappiamo che ci sono commercianti più seri e onesti, ci sono i furbetti e, a volte, anche i disonesti. Non basta: esistono anche gli acquisti da privati e di commercianti che vendono in nero. Esiste pure il contrabbando. Ecco, tutte queste cose esistono online, esattamente come nel “mondo fisico”. Se compro da un “negoziante regolare”, munito di regolare licenza, possiamo dire che vado sul sicuro. Almeno al 99%. Idem per Internet, se compro dal negozio online di Terranova o da Amazon, possiamo dire che sto andando sul sicuro, almeno al 99%. Se compro da un privato so che ci devo stare un attimino attento: lo conosco? Se non lo conosco, qualcuno lo conosce? Qualcuno mi dice se mi posso fidare di lui? Bene, online è lo stesso. Se non state comprando da un negoziante, ma da un privato (come su subito.it) dovete starci un po’ attenti: se non lo conoscete, cercate almeno delle recensioni. Per finire, se compro da un sito “irregolare”, ammaliato dagli ottimi prezzi, non solo rischio con altissima probabilità una fregatura, ma, probabilmente, sto commettendo un reato. Quindi attenzione. Vi ricordo che, per legge, ogni ecommerce che vende in Italia, deve fornire tutte le informazioni sul venditore, compresa ragione sociale e partita IVA. Se non sono corrette e verificabili, lasciate perdere, senza pensarci 2 volte.

Occhio al prezzo

Occhio ai prezzi. Io non so più come dirlo: babbo Natale (purtroppo) non esiste nel WEB, come non esiste nel mondo reale. Se un cellulare si trova nel mercato a 1200€ e costa al rivenditore 1000€, non lo potete trovare online, nuovo di stecca, a 500€. Non c’è nulla da fare. Se lo trovate è, molto probabilmente, una truffa. Se, credendovi troppo furbi, lo comprate, correrete una serie di rischi:

  1. Che la merce ordinata non vi arrivi (scoprirete che è il caso migliore). Ovviamente se sperate in un rimborso… campa cavallo!
  2. che vi clonino la carta di credito (e qui le cose si potrebbero fare davvero brutte)
  3. nel caso peggiore vi potreste trovare indagati per ricettazione o, nell’ipotesi migliore, per incauto acquisto (vi ricordo che sono reati che prevedono pene tutt’altro che lievi)

Quindi non fatelo, a meno che non siate sicuri al 100% del venditore e della provenienza della merce. Un po’ come nel mondo reale: se compro una bici usata in negozio posso stare abbastanza tranquillo, se la compro da un provato e ad un prezzo troppo basso…. occhio! A meno che il venditore non sia vostro cugino.

Scegliete il giusto metodo di pagamento

Il metodo di pagamento è un altro degli aspetti più delicati. Devo aggiungere che, personalmente, trovo che ci sia stata un’evoluzione al di sotto delle aspettative in questi anni. Ecco alcuni consigli:

  • evitate metodi di pagamento non tracciabili (come Western Union o ricarica Postepay (riguardo a postepay, metodo molto utilizzato in Italia, vi invito a leggere quest’articolo)
  • anziché usare la carta di credito, vi consiglio sistemi come paypal, amazon pay o carte usa e getta
  • non rispondete a mail che vi chiedono di fornire informazioni come password, numero di carta di credito o altre informazioni personali. Gli istituti di credito non lo fanno mai. Se doveste avere il minino dubbio che la richiesta sia reale (cosa assai remota) non rispondete tramite mail, ma contattate direttamente il vostro istituto.
  • quando comprate da privati o avete il minimo dubbio, data la preferenza al contrassegno o al ritiro in sede

Cercate informazioni sul WEB sul venditore e sul prodotto

Un’abitudine che abbiamo noi informatici, ma che vedo fatica entrare nella testa delle “persone comuni” è quella di fare una ricerchina sul web. Cercate su google il sito da cui state comprando, piuttosto che il nome del venditore o del prodotto, potreste trovare delle informazioni davvero interessanti

Comprare con buon senso

Insomma, in questo articolo, non vi ho fatto un vedemecum sulle regole da seguire per non restare fregati (per le quali vi invito a visitare i siti preposti, meglio se quelli istituzionali come Carabinieri o Polizia di stato), ma vi ho solo invitato a riflettere e ad applicare il buon senso che applichereste negli acquisti tradizionali per gli acquisti online. Vi ho anche ricordato che non si rischia solo di rimetterci soldi, ma anche di imbattersi in qualche reato, quindi, niente panico, ma attenzione. Non vi sto dicendo di non comprare online perché è pericoloso, nemmeno di farlo con l’ansia, vi sto solo invitando ad applicare le regole di buon senso che ci sono state insegnate per gli acquisti tradizionali. Io ho avuto un ottimo professore di diritto alle superiori, che era anche avvocato, e spesso ci ha spiegato come per negligenza ci si possa mettere nei guai.

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