Purtroppo, qualcosa è rimasto nel ricordo della miseria del dopoguerra. Ecco perché, in occasioni come il santo Natale, ci si lascia andare ad “eccessi consumistici”, se non a vera e propria opulenza. Quest’anno non voglio nemmeno andare a vedere le statistiche sulle tonnellate di cibo finito sulla spazzatura (orma sarebbe solo patetico ricordare che altra gente sta morendo di fame. Lo sappiamo e se, fino ad oggi, la cosa ci ha lasciato indifferenti, non credo di poter cambiare qualcosa in queste due righe). Comunque, non sono qui per dirvi di fare un Natale morigerato o di vendere tutto quanto in vostro possesso e di darlo ai poveri. Sono qui, come sempre d’altronde, per darvi qualche consiglio utile e, soprattutto, facile da seguire. Per dirla a modo mio: massimo risultato col minimo sforzo.
Cena con gli amici il giorno dopo.
Premetto una cosa: io adoro mangiare avanzi. Al pranzo di Natale ho sempre preferito la cena di Natale. Quella che facevo da solo (i miei genitori digiunavano per smaltire il pranzo) ed io, solitamente molto tardi, mi dedicavo a spazzolare il frigo. Lingua, insalata russa.. era quello il bello di mangiare avanzi: sceglievi quello che ti piaceva e ti strafogavi. Bene, torniamo a noi. Con gli amici organizziamo sempre 1 o 2 eventi, le date di solito sono la cena del 26 o del primo gennaio. In quel giorno ci si trova a casa di qualcuno che abbia una taverna e tutti portiamo qualche avanzo dai rispettivi pranzi/cenoni. Allegria, buon cibo e buona compagnia. Sono i miei ricordi migliori delle feste, quelli con gli amici veri, non con i parenti “imposti”, quelli informali, quelli in cui arrivi a che ora vuoi e te ne vai quando sei stanco. Ah, per l’occasione, non dimenticate nemmeno le bottiglie aperte.
Caritas e simili
Ad Azzano Decimo abbiamo la casa di Emmaus, del molto onorevole don Galliano, ma in tutte le comunità c’è qualcuno che si occupa dei poveri. Ovviamente qui l’apporto è diverso. Non portate bottiglie di vino aperte o terrine con metà insalata di riso (anche perché la terrina non la vedete più), ma panettoni, spumanti da brindisi, zamponi o lenticchie che avete trovato nelle numerose ceste e dei quali non sapete cosa fare.
Lotteria dei ragali
DI solito la facciamo a metà febbraio. Ognuno porta 2 regali dichiaratamente brutti. E già ci sta il premio il regalo peggiore. Poi si distribuiscono i bigliettini e si procede all’estrazione. Non possiamo escludere che quello che per noi è brutto e inutile, possa servire a qualcun’altro. Proprio per agevolare questa cosa, durante la serata sono consentiti gli scambi. Perché i regali devono essere “ufficialmente brutti”? Per evitare che qualcuno, sentendosi in disagio nel portare una porcheria, vada a comprare appositamente qualcosa. E così il ciclo si ripete.
Attenti alle offerte
Un ultima cosa: una delle ragioni per le quali ci si riempie di cose inutili a Natale è che si cade nella tentazione di approfittare delle numerose offerte dei centri commerciali. Due consigli: intanto le offerte ci sono tutto l’anno, specialmente subito dopo il Natale, e poi, anche se dovreste fare un vero affare, fatevi sempre la domanda: ma ho davvero bisogno di questa cosa? Ricordatevi che una cosa inutile comprata con uno sconto, sempre inutile resta