Gruppo d’acquisto non significa solo fare la spesa
Perché sono nati i gruppi d’acquisto? Per aiutare noi consumatori ovviamente. Però, se pensate che i gruppi di acquisto siano solo associazioni di consumatori nate per ottenere degli sconti sulla spesa vi sbagliate sbagliate. Queste associazioni, spesso, tendono a riunirsi con una certa periodicità e sono un pretesto per conoscere nuova gente e farsi nuovi amici. Non di rado si parte per comprare del latte assieme e si finisce per comprare la vacanza assieme. E solo questa è una buona ragione per farne parte.
I gruppi di acquisto sono amicizia
Non basta però. Nei gruppi di acquisto si parla, si discute, si decide. Di cosa? Fondamentalmente dei prodotti dei quali abbiamo bisogno e questa è un ottima occasione per imparare. Che ne so, vogliamo tutti insieme fare un ordine di pecorino sardo? C’è sicuramente qualcuno nel gruppo che conosce bene la materia, ci spiega le varie qualità di pecorino, i benefici per la salute e come riconoscere un pecorino di qualità. Naturalmente lo stesso vale se decidiamo di acquistare uno stock di cellulari o di scarpe.
I gruppi di acquisto sono cultura
E non è tutto. Spesso questi gruppi acquistano una tale importanza, e danno tanta importanza agli acquisti, da organizzare delle riunioni dove, degli specialisti del mestiere, ci “insegnano la materia”. Magari nutrizionisti che ci aiutano a capire i benefici di una buona alimentazione, un informatico che ci spiega le differenze tra i vari computer o un appassionato che ci spiega come avviare un acquario. A volte non è nemmeno necessario ingaggiare un esperto esterno, sono gli stessi componenti del gruppo che si ruotano e, in ogni riunione, uno a turno parla della propria passione.
Non puoi sapere fino a dove può arrivare un gruppo d’acquisto
Ovviamente nessuno è obbligato a partecipare alle attività, ci si può limitare a partecipare agli acquisti. Ma una volta partiti, nessuno sa fin dove si può arrivare. Pensate alla cooperativa di consumatori per antonomasia: la COOP. Ebbene, nel 2016 contava più di 1400 punti vendita, 14,5 miliardi di fatturato e 56.635 dipendenti. Non è il solo caso. Conoscete i vari “credito cooperativo”? Quelli che una volta si chiamavano “Cassa Rurale”? Sono derivate dalle austriache “raiffeisenkasse”, ed erano formate da cittadini che univano le loro risorse per poter creare un fondo da prestare a chi ne avesse bisogno. Col tempo sono diventate degli imperi. Le cose sono cambiate da allora, anche se tutt’ora esistono le “cassa peota”. Sono uno strumento molto interessate, che mi riprometto di approfondire nei prossimi articoli
Mille forme di gruppo di acquisto
Ed esistono ancora forme di gruppo di acquisto, che non sono finalizzati esclusivamente al trattare un prezzo più basso del prodotto. Pensate ad un’altra genialata: la multiproprietà. Non tutti possono permettersi un appartamento al mare o una barca a vela, che comunque userebbero solo alcune settimane all’anno. E allora cosa si fa? La si compra in gruppo e ci si divide i tempi di usufrutto. Occhio: amicizie storiche sono finite in questo modo 😉
Liberate la fantasia: inventate qualcosa di nuovo
Bene, come vedete esistono un sacco di forme di gruppo d’acquisto, l’unico limite è la fantasia. Siate creativi e Dio solo sa dove potrete arrivare.