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Non abbiate paura

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Paura e morte durante l'epidemia della peste nera

Giovanni Paolo II: non abbiate paura

Mi viene in mente un frase che, nei suoi ultimi anni, fu uno dei cavalli di battaglia di papa Giovanni Paolo II: non abbiate paura! Si potrebbe dire che non è farina del suo sacco, nel senso che si tratta di un messaggio già presente nel Vangelo, in Matteo 10, 26-33 per essere precisi. Infatti la paura non è un invenzione del nostro secolo. È vero che stiamo distruggendo il pianeta, lasciando le prossime generazioni senza un futuro, ma non è che in passato non si siano mai provate simili sensazioni.

Paura delle epidemie

Di cosa abbiamo paura? Della Pandemia? Andatevi a vedere la peste nera, che nel 1300 sterminò un terzo della popolazione europea (non ci sono dati attendibili sul resto del mondo). Ma, senza andare così indietro, l’influenza spagnola, tra il 1918 ed il 1920, fece molti più morti del COVID19.

Paura della guerra

Temiamo il terrorismo? Mi sembra lecito, il terrorismo è una brutta bestia e va combattuta a tutti i livelli. Ma cosa direbbe mio nonno che ha vissuto la prima guerra mondiale da bambino e la seconda da adulto? Penso che per chi ha vissuto una guerra che ha fatto 60 milioni di morti, il pericolo del terrorismo non sia qualcosa che toglie il sonno.

Paura della povertà

Paura della povertà? Della miseria? Sempre la generazione di mio nonno, finito l’incubo della guerra, ne ha vissuto un secondo, l’incubo della miseria. Quella vera, quella di chi non ha il frigo vuoto perché il frigo non c’è lo aveva. La fame di quelli che rischiavo di essere inpallinati per rubare delle uova o, al massimo, una gallina.

Paura di fallire

Paura di non avere successo nella vita? Bè, questa è nuova, perché una volta i contadini ambivano solo a fare i contadini, non avevano altri sogni. Il sogno dei soldi facili è molto recente. Anzi, la sapete una curiosità? La lotteria nazionale è nata in Francia nel ‘700, ad opera, niente meno, del veneziano Casanova, dietro la richiesta del re di Francia di inventare una maniera per rinpinguare le casse dello stato che si trovavano davvero in miseria… era il preludio della rivoluzione francese.

Esistono un sacco di paure

Qualcuno vive in luoghi dove la paura è rappresentata dagli animali selvatici, altri abitano vicino ad un vulcano o una zona sismica, altri in quartieri dove la mafia e la criminalità raggiungono livelli angoscianti. Peggio va a chi vive in paesi dove la violenza è opera della stessa polizia o dell’esercito. Insomma, ogni generazione in ogni parte del mondo ha avuto una buona ragione per avere paura, ma “gli umani” hanno sempre avuto una grande capacità di reazione: guardate le statistiche sulle nascite durante le grandi guerre. Oggi qualcuno è indeciso se fare o meno un bambino perché non ha un contratto a tempo indeterminato, pensate che questi facevano bambini sotto le bombe, e non sapevano se la guerra sarebbe finita o meno, se avessero vinto o meno, come sarebbe stato il mondo dopo e, soprattutto, se ci fossero stati.

La voglia di rinascita

Ecco, questa è la cosa che più trovo inquietante di questo particolare periodo storico: anziché una grande voglia di rinascita, vedo tanta paura, che frena il rilancio. L’umanità è passata continuamente attraverso queste fasi, e ne è sempre uscita, anzi, ne è sempre uscita migliorata. Le migliori epoche della storia sono sempre state quelle dopo guerre, epidemie e carestie. Quindi, non facciamo che la nostra insicurezza ed il nostro pessimismo facciano da freno alla rinascita: la crisi sta finendo, è giunto il momento di una nuova rinascita, coraggio!

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